
Il linfedema è una patologia cronica che sta assumendo sempre più rilevanza in ambito scientifico per l’applicazione di trattamenti sempre più efficaci. Si sta infatti rivelando essere non più una patologia senza una risposta, bensì un campo aperto sia a diverse possibilità di trattamento sia a grandi sviluppi futuri. Il linfedema è un edema, ovvero un accumulo di liquido, ad elevata concentrazione proteica interstiziale. È dovuto ad una ridotta capacità di trasporto da parte del circolo linfatico. L’aumento della concentrazione proteica lo differenzia da tutti gli altri edemi ed è responsabile di sintomi e segni che permettono la classificazione del linfedema in primario e secondario. Per linfedema primario si intende un linfedema evidente già nei primi mesi di vita, in età infantile o in età giovanile. Compare normalmente in seguito ad alterazioni strutturali del sistema linfatico già presenti alla nascita. Per linfedema secondario si intende un linfedema che si manifesta in seguito a eventi come l’asportazione delle stazioni linfonodali a seguito di chirurgia oncologica, la degenerazione delle stazioni linfonodali a seguito di radioterapia, la presenza di eventi traumatici e le parassitosi (tra cui la filariasi).